l'Emilio o dell'educazione p258


 Emilio o dell'educazione, Rousseau 


Il libro Emilio o dell'educazione è uno dei testi più famosi e criticati del filoso Jean-Jacques Rousseau in cui viene affrontato il tema dell'educazione in una maniera del tutto innovativa, con particolare attenzione alle potenzialità e alle aspirazioni dell'individuo.


Nel brano è riportato molto accuratamente il rapporto fra l'uomo e la natura, il problema che contrasterà poi con la soluzione ovvero le tre vie dell'educazione.


Rousseau spiega come l'uomo è quasi esterno al mondo dove si ritrova, "tutto degenera nelle sue mani" 

"non vuole nulla come è stato fatto dalla natura, neanche l'uomo stesso".

In un mondo come questo un uomo che nasce abbandonato a se stesso sarebbe il più alterato di tutti poiché la società soffocherebbe il lui la natura senza mettere nulla al suo posto.

La soluzione a questa debolezza originaria è proprio l'educazione, essa ci fornisce tutto ciò di cui siamo sprovvisti alla nascita e deriva dalla natura, dagli uomini o dalle cose.

L'autore ci spiega come secondo lui la formazione di ciascuno di noi deriva da tre maestri diversi, anche se le loro lezioni risultano contrastanti.


Il discepolo riceve una cattiva educazione e sarà sempre in contrasto con se stesso, solo qua di le tre lezione perseguiranno gli stessi fini l'alunno può raggiungere la propria meta e vive in modo coerente, in questo caso si può parlare di educazione riuscita.

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